Sei squadre, due posti. E un solo obiettivo: arrivare ai Mondiali FIFA 2026, che si terranno negli Stati Uniti, Canada e Messico. Il 25 novembre 2020, a Zurigo, il sorteggio ha definito il percorso più imprevedibile della qualificazione: la Repubblica Democratica del Congo e l'Iraq sono le teste di serie, pronte a ricevere le vincenti delle semifinali tra nazionali meno note, ma non per questo meno pericolose. Mondiali 2026 non sono solo una questione di prestigio. Sono un sogno per squadre che da decenni non vedono un palcoscenico del genere.
Le semifinali che potrebbero cambiare la storia
La Repubblica Democratica del Congo, campione degli spareggi africani, affronterà la vincitrice della sfida tra Nuova Caledonia e Giamaica. La prima è una sorpresa dell’Oceania: ha vinto il suo girone di qualificazione battendo le isole Fiji e la Papua Nuova Guinea. La seconda, la Giamaica, ha una tradizione calcistica più radicata — ha giocato ai Mondiali nel 1998 e nel 2022 — e vanta giocatori come Alvas Powell e Leon Bailey, che militano in leghe europee. Un match che potrebbe diventare un’epica sfida tra continenti lontani, con il clima e l’umidità che potrebbero diventare armi segrete. Dall’altra parte, Iraq — che ha superato l’Iran e l’Australia nei playoff asiatici — dovrà affrontare la vincente tra Suriname e Bolivia. Il Suriname, con la sua eredità olandese e una squadra composta da molti giocatori di origine caraibica che giocano nei Paesi Bassi, è un team in ascesa. La Bolivia, invece, è una squadra con una forte identità andina, abituata a giocare a 3.600 metri di altitudine. Ma qui, in casa dell’Iraq, il campo sarà a livello del mare. Un cambiamento radicale.Il sorteggio europeo: Italia in corsa, Svezia l’incubo
Intanto, in Europa, il sorteggio ha creato un quadro già carico di tensioni. A supervisionarlo, due ex campioni: Marco Materazzi, ex difensore della Nazionale italiana e protagonista del Mondiale 2006, e Martin Dahlin, ex attaccante svedese. Le semifinali si giocheranno il 26 marzo 2026, le finali il 31 marzo. L’Italia, nonostante il terzo posto nel girone, è tornata in gioco. Scontro diretto con l’Irlanda del Nord, poi la finale in trasferta — probabilmente a Cardiff o Zenica — contro la vincente tra Galles e Bosnia. Ma l’ombra più grande è quella della Svezia. Come ha scritto Carlos Passerini sul Corriere della Sera, è "l’incubo delle ultime qualificazioni fallite". Due punti nel girone? Sì. Ma con due attaccanti da 200 milioni di euro: Viktor Gyökeres e Alexander Isak. Ragazzi di 21 e 22 anni, con un’agilità e una tecnica che spaventano. L’Italia, che ha vinto l’Europeo nel 2021, sa bene cosa vuol dire perdere contro una squadra che non ha la stessa storia, ma la stessa fame.Perché due posti in più? La strategia FIFA
La decisione di aumentare i Mondiali da 32 a 48 squadre — presa nel 2019 — non è solo un’espansione commerciale. È una mossa politica. La FIFA vuole dare voce a regioni che da sempre sono state marginalizzate: Oceania, CONCACAF, e persino il Sudamerica, dove Bolivia e Suriname si contendono un sogno che sembra impossibile. La CONMEBOL ha ottenuto sei posti diretti, ma ha dovuto cedere due posti agli spareggi intercontinentali. Un compromesso. Ecco perché Bolivia e Suriname sono qui. Perché Nuova Caledonia, con meno di 300.000 abitanti, ha battuto le Fiiji e ha un centro sportivo costruito da una ONG francese.
Chi è davvero in vantaggio?
Le teste di serie hanno un grande vantaggio: giocano la finale in casa. L’Iraq ha un pubblico che si mobilita per ogni partita. La Repubblica Democratica del Congo ha una tifoseria che urla da Kinshasa fino a Lubumbashi. Ma non è tutto. Il ranking FIFA aggiornato al 25 novembre 2020 vede Spagna, Argentina, Francia e Inghilterra in testa. Il Brasile, però, è balzato al quinto posto, superando Portogallo e Olanda. Il Belgio all’ottavo, la Germania al nono, la Croazia al decimo. Sono classifiche che contano poco negli spareggi, ma dicono qualcosa: il calcio globale si sta ridefinendo. E i nuovi arrivati non sono più solo ospiti.Cosa succede dopo?
I calendari delle semifinali intercontinentali non sono ancora stati fissati. Il Corriere della Sera ha confermato: "I calendari di queste sfide sono ancora da definire". Potrebbero essere giocate tra giugno e luglio 2026, poco prima del torneo. O forse a febbraio, in un periodo di pausa internazionale. Ma una cosa è certa: le due vincitrici si uniranno alle 46 squadre già qualificate. E diventeranno parte di una storia che non ha mai avuto un finale così aperto.Frequently Asked Questions
Perché la Repubblica Democratica del Congo e l'Iraq sono teste di serie?
Sono le vincitrici dei playoff continentali: la Repubblica Democratica del Congo ha vinto il percorso della CAF, l’Iraq quello dell’AFC. Secondo le regole FIFA, queste squadre vengono designate come teste di serie per gli spareggi intercontinentali, guadagnando il diritto di giocare la finale in casa. È un riconoscimento al loro percorso, ma anche una strategia per garantire maggiore spettacolo e competitività.
Come funziona il sistema degli spareggi intercontinentali?
Sei squadre — due teste di serie e quattro semifinaliste — si affrontano in due semifinali (Nuova Caledonia vs Giamaica e Suriname vs Bolivia). Le due vincenti sfidano le teste di serie in due finali uniche. Il vincitore di ciascuna finale si qualifica ai Mondiali 2026. Il sorteggio ha deciso chi gioca in casa nella finale, ma non il calendario, che sarà annunciato a breve.
Perché la Svezia è considerata un’incognita per l’Italia?
Nonostante abbia raccolto solo due punti nel girone di qualificazione, la Svezia ha una delle coppie offensive più costose al mondo: Gyökeres e Isak, entrambi under-23 e con un valore combinato di 200 milioni di euro. L’Italia ha perso contro la Svezia nelle qualificazioni per il 2018, e la memoria di quel fallimento è ancora viva. La squadra svedese è rapida, organizzata, e non ha paura di giocare in trasferta.
Perché la FIFA ha aumentato i posti ai Mondiali?
La decisione del 2019 mira a rendere il Mondiale più globale. Con 48 squadre, nazioni come la Giamaica, il Suriname o la Nuova Caledonia hanno una reale possibilità di partecipare. È anche una mossa economica: più squadre, più mercati, più diritti televisivi. Ma soprattutto, è un segnale politico: il calcio non è più un monopolio europeo e sudamericano.
Quando si sapranno le date degli spareggi intercontinentali?
La FIFA ha confermato che i calendari non sono ancora stati stabiliti, ma si prevede che le semifinali si giochino tra febbraio e aprile 2026, e le finali tra maggio e giugno. Il tutto dovrà rispettare i calendari dei campionati nazionali e le pause internazionali. L’annuncio ufficiale è atteso entro la fine del 2025.
Quali sono le probabilità che la Repubblica Democratica del Congo si qualifichi?
Le quote la danno favorita, ma il calcio non si gioca solo con il ranking. La Repubblica Democratica del Congo ha una squadra fisicamente potente, con giocatori come Mbwana Samatta e Dieumerci Mbokani, ma ha una storia di instabilità organizzativa. Se riuscirà a mantenere la coesione e a giocare in casa con il supporto della tifoseria, ha ottime chance. Ma la Giamaica o Nuova Caledonia potrebbero creare un’altra grande sorpresa.
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